Kim Kardashian ha raccontato il vero e proprio dramma che ha vissuto quando è stata vittima della nota rapina di Parigi: “Temevo di essere stuprata”
Per la prima volta Kim Kardashian ha parlato della terribile rapina di cui è rimasta vittima alla fine dello scorso anno a Parigi. Dopo mesi di silenzio (i fan l’hanno vista anche sparire dai social per un lungo periodo di tempo) la Kardashian si è aperta durante una puntata del reality di cui è protagonista, Keeping Up with the Kardashians.
“Uno degli uomini armati mi ha messo del nastro adesivo alla bocca per non farmi urlare e mi ha afferrato le gambe e io ero nuda sotto l’accappatoio. Poi mi ha tirata verso di sè davanti al letto ed in quel momento ho pensato, ‘Ecco, questo è il momento. Sarò violentata”.
Kim si diceva: “Ok, ora mi stuprerà. Io ero pronta mentalmente, ma non l’ha fatto”. Dopo averla legata, Kim credeva che l’avrebbe uccisa e ha quindi iniziato a supplicare: “Ho una famiglia, voglio vivere“.
Kim Kardashian, il marito, e tutta la famiglia hanno risentito molto di questo episodio
Alla Kardashian, alla fine, non è stato fatto del male fisico: è stata chiusa nel bagno della stanza, mentre i ladri le portavano via ben 10 milioni di dollari in gioielli.
Nei giorni successivi all’episodio, 17 persone sono state fermate per essere interrogate: finora sono 10 quelle accusate per via della rapina.
La sera dell’avvenimento, il marito di Kim, Kanye West, stava tenendo un concerto a Meadows Festival, e non appena ricevuto la notizia ha interrotto immediatamente lo show: “Mi spiace, ho un’emergenza familiare. Devo interrompere lo spettacolo“.
In seguito, il portavoce della coppia, in una dichiarazione ufficiale aveva tentato di rassicurare i fan, riferendo che la Kardashian fosse “molto scossa, ma fisicamente incolume” senza però fornire maggiori dettagli.
Dopo la rapina, per lo shock, Kanye West ha avuto un crollo emotivo ed è stato ricoverato in ospedale. Inoltre, nei giorni scorsi è mancato il loro nipotino di solo un anno.